Tutte le aziende italiane in questo periodo storico, lottano per cercare di ridurre i costi e aumentare i margini di guadagno, nella maggior parte dei casi non si tratta di voler guadagnare di più per meri fini di lucro.
Riuscire a sostenere economicamente le esigenze della propria azienda, subissata ogni anno di maggiori costi e tasse è una questione di sopravvivenza.
Molto spesso si è focalizzati a correre dietro al fatturato senza tener presente delle possibili economie, fonti di risparmio e addirittura guadagno, per le attività di riciclo di merci e componenti, che possono essere messe in campo.
Per nostra esperienza le aziende che hanno la necessità di migliorare o implementare i propri impianti anche datati, soprattutto quando si parla di aziende che hanno una storicità importante, ci chiedono di realizzare nuove canalizzazioni o condotti per far passare i nuovi cavi che serviranno i nuovi circuiti.
Motivo? Le canalizzazioni esistenti, sono già piene, anzi strabordano di cavi.
In questi casi noi consigliamo sempre di verificare, prima, se c’è l’effettiva necessità di effettuare questo tipo di intervento.
Guardando le foto con cavi che esplodono da cassette di distribuzione o che sommergono i canali porta cavi e le tubazioni, è naturale avere la sensazione che sia assolutamente necessario realizzare nuove corsie passacavi.
C’è infatti la possibilità di ottimizzare il proprio impianto attraverso la semplice bonifica dei cavi o dei circuiti vecchi in disuso.
Si tratta di un’attività che non viene quasi mai presa in considerazione perché si preferisce integrare o innovare gli impianti trascurando ciò che ormai è troppo vetusto.
Abbiamo riscontrato che molte aziende lasciano nei propri canali e nelle tubazioni, enormi quantità di cavi non utilizzati.
Non si ottiene altro che un ammasso di cavetteria inutilizzabile, meno spazi per integrare i nuovi impianti ma soprattutto a non sfruttare un potenziale capitale dormiente, dimenticato all’interno dei canali .
Proprio così, un vero patrimonio! Non tutti sanno che a seguito dei lavori di bonifica tutto quello che viene recuperato, viene venduto, perché può essere riciclato ♻.
Il riciclo e il riutilizzo anche di pochi parti dei cavi sono attività fondamentali. La parte più pregiata di un cavo ovviamente è il rame.
Ricordo il caso di un’azienda alla quale abbiamo proposto una bonifica parziale prima di installare i nuovi impianti che ha recuperato ben 8.500 euro! Sì, avete letto bene: 8.500 euro. ?
Come? Semplice, vendendo il rame direttamente ai centri di raccolta e trasformazione del materiale.
Un capitale “buttato” sui canali che di fatto sono divenuti, al netto delle nostre attività, liquidità per l’azienda. Chissà quante aziende hanno quantità di “oro rosso” non sfruttato… Sui mercati questo prezioso e richiestissimo materiale è arrivato a valere addirittura 7-8 euro al chilo.
E il bello è che il rame può essere riciclato al 100% mantenendo le stesse caratteristiche chimico-fisiche di quello che viene estratto e riducendo inoltre l’impatto ambientale.
Oggi più che mai riciclare è un’attività fondamentale perché stiamo parlando di risorse che scarseggiano all’interno delle miniere, sono fonti naturali e non è detto che saranno sempre disponibili.
Riciclare fa quindi bene all’ambiente e al tempo stesso alle tasche dell’imprenditore. Ogni volta che c’è bisogno di realizzare un nuovo impianto è sempre bene chiedersi se qualche materiale presente in azienda può essere riciclato.
Rifletti, potresti avere anche tu in azienda materiali da riciclare o riutilizzare e fare in modo che quello che oggi sembra un problema diventi invece un’opportunità e una liquidità da recuperare.
Contattateci per un sopralluogo nella vostra azienda