#IoRestoaCasa è la virale campagna social promossa dal Governo per invitare tutti gli italiani a non uscire, una misura adottata per fermare il contagio del virus COVID-19.
Inizialmente adottato nella “zona rossa” del Nord Italia, il decreto è stato presto esteso a tutta la nazione con la chiusura di scuole, attività sportive e della maggior parte delle attività commerciali, delle imprese e delle aziende.
Gli italiani hanno risposto con grande senso di responsabilità, incentivando attività di smart working per evitare di uscire di casa e rispettare la direttiva #IoRestoaCasa.
Purtroppo non tutti hanno seguito la direttiva. Le cronache italiane di questi difficili giorni riportano, infatti, frequenti casi di furti ai danni di attività chiuse.
Se è vero che diminuiscono i furti nelle abitazioni, sono decisamente aumentati quelli ai danni di imprese e attività commerciali, chiuse in questo periodo a causa del coronavirus.
Questa settimana sono state diverse le aggressioni malavitose subite dalle attività.
Come il furto ai danni di una gelateria di Trapani. I ladri, approfittando del coprifuoco, hanno forzato la porta di ingresso per entrare indisturbati nel locale e rubare diversi macchinari, oltre a tutte le scorte di magazzino.
E ancora, il negozio di telefonia a Castelnovo Sotto, in provincia di Reggio Emilia.
Molti i casi di furti in tutta Italia anche ai danni di depositi che smistano i presidi igienico-sanitari, alla ricerca di mascherine e gel igienizzanti, da rivendere sul mercato nero.
Insomma, il crimine non si ferma, neppure ai tempi del Coronavirus, è un vero e proprio sciacallaggio.
Per fortuna le aziende che mantengono attivi i servizi primari sono ancora autorizzate ad operare.
Cosa c’è di più importante della sicurezza e della difesa del patrimonio delle attività produttive e commerciali? Le aziende sono molto vulnerabili in questa situazione di emergenza.
Non c’è un decreto che prevede un risarcimento a seguito di furti, ma, soprattutto, come si può garantire un’efficace ripartenza delle attività a fine emergenza?
La stragrande maggioranza delle forze dell’ordine, a cui va la nostra stima, è impegnata nei controlli dovuti alla gestione di questa critica situazione.
Quindi? Dobbiamo pensarci noi.
Il primo passo è quello di dotarsi un sistema di sicurezza efficace: l’impianto di allarme antintrusione.
I sistemi di allarme possono essere gestiti da casa, anche tramite il cellulare, e richiedono automaticamente il soccorso inviando la segnalazione di un furto in atto.
Oppure possono compiere azioni specifiche per mettere in fuga i malviventi.
Quali?
Difendi anche tu la tua attività, è il momento migliore, in questa situazione di emergenza.
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