L’Evoluzione tecnologica è sempre stata al fianco dell’evoluzione qualitativa nello stile di vita delle persone.
Dopo l’avvento della pandemia, studi scientifici confermano che la nostra vita non sarà più la stessa e giocoforza dovremo cambiare le nostre abitudini.
Anche gli edifici dovranno essere ripensati ed ammodernati in base alle nuove esigenze.
Negli edifici diventerà intelligente, nel senso che qualsiasi controllo, comando e gestione non sarà più effettuato dalle persone. Non accenderemo più la luce con il dito.
Cosa succederà allora?
Il tutto sarà demandato ad un sistema di gestione automatica dotato di intelligenza artificiale che sarà in grado, grazie a sensori di presenza (con illuminamento medio e regolazione della luminosità), di capire le abitudini delle persone che frequentemente utilizzano gli ambienti e di riproporre gli scenari luminosi più consoni.
Ogni ulteriore comando sarà trasferito dall’uomo al sistema in modo vocale.
La nostra voce sarà al centro di tutto.
Saranno completamente automatizzati. Il controllo sarà possibile da remoto e la gestione demandata a sistemi automatici dotati di sensori speciali che, posti in ambiente, controlleranno la qualità dell’aria e i suoi ricicli, oltre alla modulazione della temperatura/umidità e alla sanificazione.
Le attività lavorative in smart working saranno sempre più incentivate, qualcuno pensa già di ridurre i costi e dismettere per sempre alcune postazioni lavoro.
Il coronavirus ha portato tanti imprenditori a questa conclusione.
Dunque, è già possibile adottarla come soluzione?
Certo, ma per essere efficienti e dare la possibilità a tutti i collaboratori di lavorare da casa, sarà indispensabile irrobustire la struttura di rete dati presente nell’attività.
Solo così sarà possibile gestire in contemporanea l’accesso di più persone alla rete e consentire l’incremento notevole dei flussi di informazioni che viaggeranno da e verso il server aziendale.
Sarà necessario implementare i sistemi di monitoraggio termografico all’interno delle aziende.
Il coronavirus ci ha reso impotenti e al tempo stesso consapevoli che questa pandemia porta con sé strascichi e conseguenze durature.
Inoltre, c’è la possibilità, non proprio remota, di un ritorno dei contagi nella stagione autunnale.
Come possiamo difenderci allora?
Si potranno ridurre drasticamente i rischi di un contagio all’interno delle aziende se verranno utilizzati dei sistemi video di monitoraggio termografico nei punti di accesso delle persone all’attività.
Questa protezione, non tutela solo le persone da un possibile contagio, ma preserva l’azienda stessa da un potenziale nuovo blocco della produzione, nel malaugurato caso di un positivo Covid-19 tra i collaboratori.
Sarà importante anche per chi, finora, non lo riteneva utile per la sua attività.
Infatti, sempre restando sul tema del monitoraggio dei flussi di persone che frequentano l’azienda, si avrà la necessità di tracciare chi entra e chi esce, oltre a dimostrare di aver fatto tutto il possibile per contrastare la diffusione del virus, sia nel momento della riapertura che nel prossimo futuro.
Tutti questi impianti, e tutte queste complicate funzioni, dovranno essere governate da un unico sistema di gestione centrale, che faciliterà la vita di chi utilizzerà gli impianti e anche quella dei manutentori che dovranno mantenerli efficienti.
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